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NUMERI di Loretta Napoleoni
Sulla città araba del futuro
investimento da 500 miliardi
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Loretta Napoleoni
È in Arabia Saudita che si sta progettando la città del futuro, Neom, meglio conosciuta come "la linea" perché costruita lungo una retta di 170 chilometri nel nord ovest del Paese, tra il mar Rosso ed il Golfo di Aqaba. L’idea è del principe Mohammed Bin Salaman (Mbs), figura estremamente controversa, che vorrebbe che Neom diventasse il modello di vita urbana dei suoi sudditi. In primis, sarà ad emissione zero; gli abitanti non useranno auto, tutto sarà accessibile a piedi dalle scuole agli ospedali alle palestre ed agli uffici; le infrastrutture, inclusi i treni ad alta velocità, saranno ubicati sottoterra.
L’urbanizzazione sarà nascosta per non alterare il paesaggio naturale, anche se la striscia abitabile attraverserà il deserto e catene di montagne desolate. Ecco spiegato in parte tutto il costo astronomico di Neom, 500 miliardi di dollari, di cui solo una piccola parte iniziale verrà elargita dal Fondo dei lavori pubblici Saudita, il resto dovrebbe arrivare da investitori, inclusi quelli internazionali, decisamente visionari. Mbs è convinto che si tratti di un ottimo investimento, secondo le sue previsioni per costruire la città del futuro dove abiterà un milione di persone, si creeranno 380 mila nuovi posti di lavoro che aggiungeranno 48 miliardi di dollari al Pil saudita.
Neom, che fa parte del progetto Vision 2030 lanciato dal principe, sarà gestita da intelligenze artificiali e usufruirà del 5G grazie al quale saranno i robot a svolgere una serie di lavori come i giardinieri e le cameriere.
Esistono però dei grossi impedimenti economici alla realizzazione del progetto: il crollo del prezzo del petrolio e la pandemia hanno duramente colpito le finanze saudite. Ci sono poi anche problemi politici. Nella zona dove "la linea" verrà costruita vivono circa 20 mila persone appartenenti ad antiche tribù locali, che dovranno essere espropriate e trasferite altrove. Naturalmente tutto ciò ha generato una forte opposizione che nello stile saudita è oggetto, si dice, di repressione da parte del principe Mohammed Bin Salaman. Certo l’idea di non contaminare la natura ma di rimuovere gli abitanti della regione sembra una contraddizione. Ed è proprio quello che coloro che si oppongono al modo di governare di Mbs hanno fatto notare.
L’urbanizzazione sarà nascosta per non alterare il paesaggio naturale, anche se la striscia abitabile attraverserà il deserto e catene di montagne desolate. Ecco spiegato in parte tutto il costo astronomico di Neom, 500 miliardi di dollari, di cui solo una piccola parte iniziale verrà elargita dal Fondo dei lavori pubblici Saudita, il resto dovrebbe arrivare da investitori, inclusi quelli internazionali, decisamente visionari. Mbs è convinto che si tratti di un ottimo investimento, secondo le sue previsioni per costruire la città del futuro dove abiterà un milione di persone, si creeranno 380 mila nuovi posti di lavoro che aggiungeranno 48 miliardi di dollari al Pil saudita.
Neom, che fa parte del progetto Vision 2030 lanciato dal principe, sarà gestita da intelligenze artificiali e usufruirà del 5G grazie al quale saranno i robot a svolgere una serie di lavori come i giardinieri e le cameriere.
Esistono però dei grossi impedimenti economici alla realizzazione del progetto: il crollo del prezzo del petrolio e la pandemia hanno duramente colpito le finanze saudite. Ci sono poi anche problemi politici. Nella zona dove "la linea" verrà costruita vivono circa 20 mila persone appartenenti ad antiche tribù locali, che dovranno essere espropriate e trasferite altrove. Naturalmente tutto ciò ha generato una forte opposizione che nello stile saudita è oggetto, si dice, di repressione da parte del principe Mohammed Bin Salaman. Certo l’idea di non contaminare la natura ma di rimuovere gli abitanti della regione sembra una contraddizione. Ed è proprio quello che coloro che si oppongono al modo di governare di Mbs hanno fatto notare.
27-02-2021 21:30
Armenia,
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