Le letture proposte dalle "firme" del Caffè
Pagine da ricordare
nove consigli d'autore
PATRIZIA GUENZI
Dai Beatles alla ‘ndrangheta. Dall’amore allo spionaggio. Un ventaglio di letture variegato proposto dalle "firme" del Caffè. Collaboratori, esperti di politica estera, costume, cultura, storia, terrorismo, rapporti sociali... A loro abbiamo chiesto di consigliare un libro a testa.
Perché leggere è fondamentale per comprenderci e comprendere. Per capire noi stessi, le persone e l’attualità. Tutto ciò che leggiamo in qualche modo entrerà a far parte di noi, qualcosa ci resterà dentro e ci aiuterà a crescere, a mettere in discussione punti di vista, opinioni, pensieri, e, perché no, anche a cambiare idea. Non è vero che chi legge tende a rifuggire la realtà. Semmai la vuole comprendere meglio. E per farlo bisogna, anche, prendere in mano un libro come Al cuore dell’impero, suggerito da Roselina Salemi, che descrive la mamma, le sorelle, le mogli e le amanti di Napoleone, l’uomo, all’epoca, più potente d’Europa. Così come è potente, la più potente del mondo, la ‘ndrangheta. Una gigantesca piovra del crimine, ben descritta nel libro Viaggio sulle strade segrete della ‘ndrangheta, consigliato da Guido Olimpio.
Leggere per capire l’attualità, dicevamo. Come Il terremoto dell’Irpinia, proposto da Sandro Cattacin, che ci aiuta anche a rivedere le priorità, proprio come L’economia dell’età della pietra, indicato da Elisabetta Moro, che dimostra come molto più delle cose nella vita conti l’immaginazione e il saper cogliere le opportunità, come invita Marina Cappa suggerendo 14 giorni, una storia d’amore. Buona lettura.
Natascha Fioretti
Giornalista culturale
La storia di un secolo raccontata al femminile
A Natale leggete L’ottava vita (per Brilka) di Nino Haratischwili, scrittrice e drammaturga georgiana che vive ad Amburgo. Ci troverete tutto, la storia del secolo scorso con le sue ideologie e i suoi crimini, la forza d’animo delle donne della famiglia georgiana Jashi che si susseguono per sei generazioni, lo scotto per i sogni che non si avverano, il tocco poetico di una deliziosa ricetta della cioccolata calda, il senso, importante, di tramandare valori e storie di generazione in generazione e la speranza per il futuro.
Roselina Salemi
Giornalista di costume
Ma quanto contavano le donne di Napoleone!
È appena uscito da Marsilio Le donne di Napoleone di Alessandra Necci, un saggio che spiega quanto contavano la madre Letizia, austera matriarca (moltissimo) le sorelle Paolina, Elisa e Carolina (molto) le mogli Giuseppina e Maria Luisa (un po’ meno) e le amanti (Maria Walewska, Betsy Balcombe) dell’uomo, all’epoca, più potente d’Europa. Vi sorprenderà. Forse aveva ragione Stendhal quando sosteneva che per Napoleone sarebbe stato meglio non avere una famiglia.
Marina Cappa
Giornalista di costume
Per "riveder le stelle" e una storia d’amore
Il 2021sono 700 anni dalla sua morte. Un’occasione per rileggere in apertura d’anno il XXXIV canto dell’Inferno di Dante, guardando a un futuro "luminoso": "...tanto ch’i’vidi de le cose belle che porta ’l ciel... E quindi uscimmo a riveder le stelle".
Per leggere 14 giorni. Una storia d’amore (Ivan Cotroneo e Monica Rametta), basta un’ora prima della mezzanotte. Serve a ricordare il dolore del lockdown, ma anche le impreviste opportunità che i sentimenti possono cogliere.
Sandro Cattacin
Sociologo
I disastrosi terremoti per decifrare l’attualità
Uno storico, un giornalista e un amministratore leggono il terremoto dell’Irpinia e mostrano come le catastrofi sono sfide immense per i territori colpiti, per la gente, per lo Stato. Era il 23 novembre del 1980 quando la terra cominciò a tremare. Il terremoto dell’Irpinia ha segnato un punto di svolta nella gestione delle emergenze e nel perfezionamento delle norme in materia di ricostruzione. Questo evento ci permette anche di capire quello che sta succedendo a noi.
Luigi Bonanate
Docente universitario
Romanzi ricomposti in una sola saga
Gli Stati Uniti cambiano pelle e con l’inizio del ventunesimo secolo quasi tutto è cambiato nella società americana: la trilogia di Dos Passos ha un secolo ed è il libro (tre romanzi ricomposti in una sola e complessiva saga) che, cent’anni dopo essere stato scritto, ci può aprire gli occhi sulla natura di quel Paese.
Una grande interessante opera, la produzione di un grande scrittore, di scarsissima notorietà e pochissimo amato sia dalla critica sia dai lettori. Mille pagine di affascinante lettura!
Marino Niola
Antropologo
Da Beatles a Elvis i racconti di Yoko Ono
Ecco una la leggendaria intervista testamento rilasciata pochi giorni prima della morte (avvenuta la sera dell’8 dicembre 1980 alle 22.51) di John Lennon. Una testimonianza toccante e preziosa che spazia dai Beatles a Elvis, dall’amore alla politica. Tutto quello che avreste voluto sapere sul Lennon pensiero ma anche uno sguardo unico sulle figure di Lennon e Ono, artisti e amanti.Un racconto che parte dal celebre Dakota Building di New York dove i due abitavano.
Guido Olimpio
Giornalista esperto di terrorismo
Il crimine organizzato è ancora in crescita
Traffici, crimine organizzato, una piovra gigantesca reale, che raggiunge ogni angolo. Racconta questo e tanto altro Statale 106. Viaggio sulle strade segrete della ‘ndrangheta. Racconta un fenomeno criminale che dalla Calabria si ramifica attraverso cinque continenti e oltre 40 anni di crimini. Dall’omicidio dell’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Lodovico Ligato fino a maxioperazioni di riciclaggio a Hong Kong. Un’analisi di un fenomeno aggressivo, in continua evoluzione.
Elisabetta Moro
Antropologa
I popoli senza ruota erano benestanti
Un capolavoro, scritto da uno dei grandi vecchi dell’antropologia internazionale, che apre la mente. Dimostra che i popoli senza ruota, elettricità e internet non erano poveri ma benestanti. Aiuta a capire che l’economia non è solo calcolo ma anche immaginazione. Una ricerca rigorosa (e provocatoria) "che attesta - come dice la presentazione - come l’economia sia una categoria culturale più che comportamentale". E ci spinge a guardare con ottimismo al nostro futuro.
Franco Zantonelli
Giornalista, opinionista
Il passato che ritorna per l’anziana spia
John le Carrè ci ha lasciati di recente non senza averci consegnato la chiusura del cerchio delle sue spy stories. Il romanzo si intitola "Un passato da spia", è edito da Mondadori ed è una sorta di redde rationem dei vecchi agenti della Guerra Fredda. Chiamati a rispondere, alla nuova generazione dell’intelligence, dei metodi spicci impiegati al di quà e al di là della cortina di ferro.
Il politicamente corretto applicato alle operazioni segrete. Se vogliamo l’ultimo ironico saluto di John le Carrè.
19.12.2020