I gusti dei lettori ticinesi attraverso la classifica dei prestiti
Svedesi e italiani
padroni in biblioteca
ANDREA STERN
I gialli, in particolare quelli svedesi. I romanzi che parlano d’amore, con la statunitense Danielle Steel quale capofila. La narrativa italiana, da Gianrico Carofiglio ad Andrea Camilleri e in questo periodo Antonio Scurati. Mentre la saggistica è poco richiesta. Come lo sono i libri degli autori ticinesi, fatta eccezione per Andrea Fazioli.
Sono queste le tendenze nelle biblioteche ticinesi. Un mondo che non conosce crisi, nonostante si senta spesso parlare di un presunto disinteresse per la lettura. Negli ultimi dieci anni il numero di utenti attivi è diminuito solo alla biblioteca cantonale di Locarno, mentre è aumentato a Bellinzona, Lugano e Mendrisio. E, come spiega Stefano Vassere, direttore del Servizio bibliotecario cantonale, "il leggero calo dei prestiti di libri cartacei è ampiamente compensato dalla crescita degli e-book".
Sono già oltre 6.500 i libri in formato elettronico disponibili, gratuitamente, presso il Servizio bibliotecario cantonale. Pochi rispetto agli oltre 800mila libri cartacei, ma il loro successo è crescente. Anche perché per prenderli in prestito non è necessario recarsi di persona in biblioteca. "Nell’ambito degli e-book offriamo più che altro narrativa - afferma Vassere -. Gli autori più prestati quest’anno sono Elena Ferrante (quattro titoli nei primi venti), Paolo Cognetti, Joël Dicker, Dan Brown, Donato Carrisi, André Aciman. Tra gli italiani anche Andrea Vitali, Gianrico Carofiglio e Maurizio De Giovanni"
Nell’ambito dei libri tradizionali, alla narrativa vanno aggiunti i libri del settore scolastico e quelli per l’infanzia. Generi per i quali la carta difficilmente potrà essere sostituita. Complessivamente sono 178.669 i libri prestati l’anno scorso dalle quattro biblioteche cantonali ticinesi. Più di uno ogni due abitanti. E a questi vanno aggiunti i prestiti delle biblioteche delle scuole, di quelle specializzate o ancora delle biblioteche comunali. Come quella di Chiasso, che conosce un successo crescente da quando è stata integrata nel centro culturale cittadino. "Abbiamo circa 50mila libri, tra cui alcuni volumi rari - spiega la bibliotecaria Barbara Bandinu -. Quelli più richiesti sono i gialli svedesi e americani. Ma piacciono molto anche diversi autori italiani della Sellerio, in particolare Maurizio De Giovanni e Antonio Manzini".
Poco più a nord, a Mendrisio, la biblioteca è stata recentemente scissa in due. Oltre 70mila libri sono stati spostati nella nuova sede alla Filanda. Altri 30mila, principalmente quelli di didattica, sono rimasti al liceo. I prestiti sono poco più di 20mila all’anno. "Circa il 60% è rappresentato da libri di narrativa - afferma Rolando Schaerer, responsabile di sede -. In questo periodo va molto ‘M.’ di Antonio Scurati, ma anche i best seller internazionali, la letteratura rosa o i gialli". Oltre alla narrativa, spiega Schaerer, "piacciono molto anche i libri di storia, le guide di viaggio e le biografie".
Anche dall’altra parte del cantone, ad Airolo, i gusti dei lettori sono piuttosto simili. "Vanno soprattutto i gialli e i romanzi - dice Debora Schenal, della biblioteca comunale -. Come autori citerei Guillaume Musso, Lucinda Riley e i vari svedesi". Ad Airolo i libri sono poco meno di 9mila. "Cerchiamo di aggiornarci sempre - prosegue Schenal -, anche perché gli utenti prediligono le novità. I classici sono invece ricercati solo da una ristretta cerchia di persone".
Scendendo a Biasca si trova la Bibliomedia, che da sola presta oltre 170mila libri all’anno. Ma solo in piccola parte direttamente all’utenza. Poiché la Bibliomedia funge da centrale per le biblioteche più piccole sparse nel cantone. "Siamo uno dei tre centri a livello nazionale di una fondazione che ha lo scopo di facilitare l’accesso ai libri anche nelle zone più discoste - dice Romano Calastri -. Se per esempio un comune vuole aprire una biblioteca, noi lo sosteniamo fornendo una consulenza e mettendo a disposizione dei libri. Alle biblioteche già esistenti, invece, forniamo temporaneamente i libri che non hanno sugli scaffali. È la parte principale del nostro lavoro". Vi sono però anche utenti della zona che si recano direttamente alla Bibliomedia. "Da noi possono prendere fino a 20 libri al mese - spiega Calastri -. Abbiamo una buona richiesta di libri per bambini. Mentre per gli adulti sono soprattutto gialli, romanzi rosa o libri d’avventura. Molto meno la saggistica".
Il più grande numero di prestiti diretti è però quello della biblioteca cantonale di Locarno. Più di 60mila all’anno, meglio che nella capitale Bellinzona o nella più popolosa Lugano. "Si vede che gli utenti si trovano bene da noi - commenta Gian Franco Ragno, responsabile del settore narrativa -. Però bisogna anche dire che la nostra è l’unica biblioteca ticinese specializzata in musica, cinema e filosofia. Questo attira lettori non solo dal Locarnese, ma da tutto il cantone".
E anche a Locarno, il genere più amato resta la narrativa. E soprattutto in versione cartacea. "Qui l’e-book non ha preso piede - afferma Ragno -, al contrario di quanto avvenuto in Svizzera tedesca". Ma è proprio il formato elettronico che potrà consentire alle biblioteche di espandersi ulteriormente. L’offerta è in continua crescita. Non solo di libri. Gratuitamente è ora possibile consultare gli archivi dei quotidiani ticinesi, anche quelli nel frattempo scomparsi. Comodamente da casa. Cosa chiedere di più?
astern@caffe.ch
28.10.2018