Come cambia la quotidianità con i consumi compulsivi
In un mondo sospeso
a divorare serie tv
MARINA CAPPA
Nell’epoca della loro riproducibilità tecnologica le opere d’arte coltivano due strade: moltiplicarsi per superare ogni nozione di limitatezza, per non incorrere mai nella parola "fine", oppure farsi uniche, evento irriproducibile. Da una parte la serialità, l’acquisto compulsivo di oggetti, di shot serali, di puntate televisive. Dall’altra, migliaia di persone - non necessariamente appassionati - che corrono a vedere un quadro esposto in un One Painting Show, oppure pagano (più cari rispetto a quelli della normale programmazione) biglietti per vedere film in programmazione solo due-tre giorni, spesso biografie di artisti o pellicole musicali.
Se, come scrive il filosofo Slavoj Žižek, "c’è per definizione qualcosa di miracoloso in un evento", questo contribuisce anche a creare un "atteggiamento estatico - osserva lo storico dell’arte Federico Giannini - di fronte a ciò che si è venuti a vedere, magari a chilometri di distanza da casa, sopportando lunghe file di attesa". Ma l’estasi, condizione che ti trasporta fuori dai tuoi sensi in una sorta di mondo sospeso, non è poi così distante da ciò che si prova con il binge watching, quando una puntata dopo l’altra si divora in una giornata una intera serie tv e si vive una sorta di sospensione lunga del tempo reale. Il binge, baldoria inizialmente connessa a disturbi alimentari come la bulimia, poi si estende - grazie appunto alla tecnologia - ad altri campi, in primis quello degli acquisti, come dimostra il boom di Amazon durante le feste di Natale (nel 2019 l’azienda spiega di aver venduto online nel mondo 3,5 miliardi di pacchetti).
Osserviamo allora vite sempre più polarizzate fra l’"uno" e il "centomila" (in mezzo ai quali però Pirandello collocava il "nessuno"), fra il bisogno di uno stimolo continuo e la necessità rassicurante del già noto. Quello che, in fin dei conti, è lo statuto delle relazioni sentimentali, perennemente in bilico fra l’amore che ti spacca il cuore all’improvviso e il partner che ti sta a fianco tutta una vita. Una storia vecchia, già dai tempi della passione di Paride ed Elena contrapposta all’amore coniugale di Ettore e Andromaca. Ma all’epoca di Omero la cantavano gli aedi, adesso la misurano e la vendono gli algoritmi.
16.02.2020