Previsti molti visitatori per la passerella sul Lago Maggiore
Un migliaio al giorno
tra Ascona e le Isole
PATRIZIA GUENZI
La passerella tra Ascona e le Isole di Brissago potrebbe rivelarsi un interessante business. Proprio come è stato per l’opera di Christo sul lago di Iseo (vedi articolo sotto a sinistra). Ne sono convinti i promotori, che qualche calcolo su quella che sarà l’affluenza l’hanno ovviamente già fatto. Anche se il portavoce, Benjamin Frizzi, non si sbilancia. "Il progetto dovrà stare in piedi economicamente", si limita a dire il direttore marketing Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. E non aggiunge né cifre né numeri. Soltanto che... "è verosimile ipotizzare una media di un migliaio di visitatori al giorno". Niente di più, neanche sul costo del biglietto (si sa però che la "forbice" sulla quale si sta discutendo va 5 ai 15 franchi a persona). "Prevediamo un afflusso importante - dice ancora -, ma non ci spaventa perché una regione come la nostra è comunque in grado di gestirlo". Già valutato anche l’aspetto logistico, parcheggi, trasporti... "Pensiamo ad una mobilità sostenibile, lenta, pubblica, soprattutto rispettosa dell’ambiente - dice Frizzi -. Abbiamo avuto contatti con un team di ingegneri e di progettisti che hanno lavorato per la passerella sul lago di Iseo. Qui si parte con condizioni molto più favorevoli".
Condizioni più favorevoli, ma che comunque dovranno considerare i giorni d’acqua, di vento... Nel Locarnese sono un centinaio le giornate di pioggia e una quarantina quelle dove il vento soffia a 45 chilometri orari. Una velocità che impone di accendere i lampeggianti sul lago e che, verosimilmente, non permetterà il passaggio sul "tappeto galleggiante".
Facciamo due conti. Prendiamo per buone le previsioni di un migliaio di passaggi quotidiani (media nell’arco di un anno), ma tenendo conto della pioggia, i giorni fruibili si riducono di un centinaio. Quindi: ipotizzare una media annua di mille passaggi giornalieri significa di fatto prevedere nei 225 giorni privi di pioggia e di vento, una media di oltre 1.600 passaggi giornalieri. Parecchi, specialmente se si considera che il percorso di andata e ritorno (senza contare un minimo di sosta sull’isola) non può richiedere meno di 30-45 minuti. Sono 6 chilometri! È quindi ipotizzabile, viste le semplici considerazioni fatte qui sopra, che gli organizzatori calcolino, non 365mila visitatori l’anno (con una media di mille al giorno), ma circa 140mila di meno, considerando appunto i giorni di pioggia e quelli di vento. O addirittura (e forse più realisticamente) pensano sì ad una media di mille persone al giorno, ma solo nei mesi di apertura del Parco botanico sull’isola. Sei, sette mesi, forse?!
Frizzi si limita a dire: "A noi preme non ‘rovinare’ le isole, ma valorizzarle. Non vogliamo la ressa del lago di Iseo". Anche da qui l’idea di far pagare un biglietto limitando così l’affluenza. "L’esperienza dovrà essere di qualità e legata al concetto... ‘dare un valore alle cose’". Una cosa è certa. La passerella fungerà da calamita per le Isole, ma pure viceversa. E chissà che magari non possano tornare ai vecchi splendori di un tempo, quando erano una meta imprescindibile per la gente locale e i numerosi turisti.
p.g.
25.03.2018